Guido PARENTE

Guido PARENTE
Pranoterapeuta Vibrazionale e Operatore di Medicina Vibrazionale con le Campane Tibetane

giovedì 8 settembre 2011

testimonianza su Pranoterapia e Campana Tibetana

Ho 45 anni e da qualche anno soffro ricorrentemente di strappi alla muscolatura della zona lombare. Mi sono state diagnosticate delle marcate protusioni che non sono curabili se non chirurgicamente.
Tramite delle amicizie ho sentito più volte parlare della PRANOTERAPIA, ne sono sempre stato incuriosito ma ho tuttavia rimandato l’approccio forse per pigrizia o per scetticismo.
Quest’inverno, dopo l’ennesimo strappo mentre sciavo, ho deciso di provare questa tecnica, per una serie di coincidenze ed amicizie comuni ho conosciuto Guido Parente.
La prima volta che sono stato da lui ero sotto l’effetto di farmaci anti dolorifici e curativi, mi sono disteso sul suo lettino per sottopormi alla prima seduta con notevole sforzo a causa del dolore.
Durante la seduta ho provato delle sensazioni completamente nuove, un misto tra relax ed abbandono ed ho sentito forte calore sulle parti del corpo che lui sfiorava. Alla fine della seduta, conclusa con il rito delle CAMPANE TIBETANE, era praticamente sopraggiunto il sonno.
Nel rialzarmi ho constatato che il dolore alla schiena era quasi del tutto sparito, stentavo a prenderne atto e non ho detto nulla a Guido.
La sensazione di relax mi ha accompagnato per tutta la sera e per la notte ed il dolore non accennava a ripresentarsi. Ancora un po’ scettico mi sono detto “sarà frutto della mia auto-suggestione”.
A questo punto, dopo più di 2 mesi e 6 sedute, posso affermare che non lo era. Non solo non ho più avuto alcun tipo di disturbo (con questo non posso affermare di essere guarito dalle mie protusioni) ma sono diventate mie delle sensazioni mentali che assomigliano alla spontaneità, alla sicurezza, alla serenità cosa che in passato a volte stentavano ad affacciarsi.
Il tutto credo che nasca dalle profonde e complete capacità di Guido Parente che ha saputo mettermi a mio agio e trasmettermi quella pace che tutti noi dovremmo provare, soprattutto vivendo in un mondo che assomiglia sempre più ad un luogo ostile piuttosto che ad un nido.
Nel mio piccolo cerco di raccontare il più possibile questa mia nuova esperienza in modo tale che chi volesse provare, ma non ne ha il coraggio o la fiducia possa lasciarsi andare.
Sicuramente non ho più bisogno, per il momento, di una seduta a settimana ma non me ne vorrei più privare e credo che almeno una o due volte al mese continuerò a concedermi questo momento di pace solo mio.
Massimo C., Roma 24 Marzo 2011